passi in punta di velo scivolati
a parole racchiuse da angoli acuti
riflessi cangianti di ciprie dorate
in ciglia ombrate da nero mascara
le mani in guizzi di polso girate
sfiorano tenera pelle in incavo
di spalle sfuggenti a nudi pensieri
distesi in sfatte lenzuola di lino
grezza tela strofina le guance
setate di un viso bambina
le stringe , le veste di rose e profumi
le avvolge in suoni di nenie infantili
riesci a rendere il nero mascara sulle ciglia cangiante come il bianco...
RispondiEliminaun velo di cipria ricopre i tuoi versi.
hai un tocco leggero che fluttua nell'azzurro...
Ben trovata :-)
Anche tu sei approdata qui. Come sempre con bellissime cose.
RispondiEliminaUn abbraccio
Giulia
qui non vengo quasi mai!!
RispondiEliminasono quasi fissa qui:
http://briciolenotturne.wordpress.com
ciaoooo
chicca